di Francesco Brusco
Le opere a soggetto musicale del grande pittore olandese comunicano un senso di attesa e di sospensione. Si avverte la presenza di significati più o meno nascosti, veicolati da altrettanti significanti iconografici: strumenti musicali, emblemi, riferimenti metapittorici, gli stessi colori, connotati di valore simbolico.
La filosofia della nuova élite cittadina, nei Paesi Bassi del Secolo d’oro, oscilla tra due poli opposti: da una parte l’attaccamento ai beni mondani, dall’altra la fedeltà alla visione sobria e pessimistica del calvinismo, nella sua stagione più iconoclasta. Musica e pittura, scacciate dalle porte dei templi, rientrano dalle finestre delle dimore borghesi, adattandovi il loro linguaggio.
Le lezioni di musica e i concerti domestici diventano occasioni di conoscenza e corteggiamento. Memori di quelle caravaggesche, le scene musicali olandesi assumono quindi valenza simbolica nell’espressione iconica dell’amore e dell’erotismo. Anche Vermeer flirta con la sensualità della Hausmusik, ma lo fa con un timbro più dolce rispetto agli artisti coevi, utilizzando con più sottigliezza le risorse allegoriche, iconografiche e semantiche offerte dalla musica, traducendone in pittura la sintassi e il ritmo. Meglio dei suoi contemporanei, egli riesce a cogliere l’evoluzione della società olandese, fondata su una ricerca di distinzione e contegno che ben si intona alle sue stesse corde.
In definitiva, la musica non entra nell’opera di Vermeer soltanto come segno che rimanda a significati altri: è il suo stesso linguaggio a fornirne le dinamiche. I dipinti dell’artista di Delft sono motivi da cui germogliano temi e frasi; note visive che rimandano a una stessa tonalità, susseguendosi lungo un’unica e grande linea espressiva.
L’articolo completo è disponibile sul numero 1 (2020) di “Riscontri”
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Francesco Brusco, docente, ricercatore indipendente e musicista, è nato a Modena nel 1978. È laureato in Storia e Critica d’Arte presso l’Università di Salerno. Nello stesso ateneo ha conseguito la laurea in Discipline delle Arti Visive, Musica e Spettacolo. Per Arcana Edizioni ha pubblicato: Estetica di Sgt. Pepper (2017), Revolution. Il ‘68 dei Beatles (2018) e Faber nella bottega di De André (2019). Come musicista ha pubblicato due cd con il trio Là Nua.