di Antonietta Buonauro e Valentina Domenici
Di fronte alla crisi che gli Stati si sono trovati a fronteggiare, anche le aziende hanno dovuto rivedere le proprie strategie comunicative, ponendosi nell’ottica di una collaborazione in partnership con i governi e al servizio della comunità globale. La virata in questo senso è stata evidente e quelle aziende che si sono mostrate ancorate alle logiche di profitto e ai modelli culturali precedenti l’emergenza ne hanno pagato le conseguenze in termini di vendite. Ne sono derivate innovazioni che molto probabilmente lasceranno il segno anche nel mondo post emergenziale: dalla conversione repentina di tutti i settori lavorativi allo smart working, alla crescita del mondo del delivery e dell’e-commerce, dai meeting professionali in videoconferenza alla didattica a distanza per tutti i livelli della formazione, ai concerti campioni di incassi sulle piattaforme virtuali. L’accelerazione verso pratiche di sharing economy e di economia digitale consente di compiere riflessioni significative sulle prospettive future del mondo contemporaneo che il realizzarsi del cosiddetto smart living consentirà una volta usciti dalla cornice emergenziale.
L’articolo completo è disponibile sul numero 2 (2020) di “Riscontri”
Antonietta Buonauro
Laureata in studi sul cinema e gli audiovisivi, ha conseguito un dottorato di ricerca nello stesso campo disciplinare e successivamente l’abilitazione nazionale in seconda fascia. Nelle sue ricerche si è occupata principalmente di studi culturali e studi di genere applicati al cinema e agli audiovisivi, con un interesse particolare per la rappresentazione mediatica e cinematografica dei traumi collettivi dell’epoca postmoderna. Tra le sue pubblicazioni: Trauma, cinema e media. Immaginari catastrofici e cultura visuale del nuovo millennio (2014), All women want love. Il desiderio femminile e la decostruzione del romance nel cinema di Jane Campion (2015), Geografia e cultura visuale (in corso di pubblicazione).
Valentina Domenici
È ricercatrice di cinema presso l’Università degli Studi Roma Tre. Ha pubblicato articoli in riviste e libri collettanei, concentrandosi sul cinema francese contemporaneo e gli Studi Postcoloniali, le narrazioni e seriali e il cinema contemporaneo nel contesto della globalizzazione e delle forme attuali del razzismo. È stata docente a contratto presso l’Università Evry Val d’Essonne ed è autrice di monografie, tra cui Dentro e fuori il margine. La diversità culturale nel cinema francese contemporaneo, Bulzoni, 2013; All women want love. Il desiderio femminile e la decostruzione del romance nel cinema di Jane Campion, (con A. Buonauro), Armando, 2015.